Sulmona è. . . la gioia di affacciarsi alla finestra del proprio B&B e poter ammirare l’Appennino abruzzese, almeno per chi come me – vivendo a Rimini – per 365 giorni all’anno (il prossimo sarà bisesto!) vede sempre il mare!
Sulmona è. . . la patria del poeta dell’amore Ovidio, che scrisse:
Prometti senza paura (le promesse attirano sempre le donne) e chiama pure a testimone gli Dei.
Giove, dall’alto, se la ride delle bugie degli amanti: non appena le ascolta, infatti, da subito ordine ad Eolo affinché le disperda nel vento.
In pieno centro a Sulmona, in piazza XX Settembre, c’è una statua in bronzo del poeta latino risalente agli inizi del 1900.
Si tratta di una copia identica a quella che si trova a Costanza, sul mar Nero, dove il poeta fu relegato da Augusto.
Ovidio è ritratto in una posa pensierosa, come se fosse sul punto di mettersi a scrivere di getto una nuova opera.
Sulmona è. . . la città dell’Abruzzo che ha catturato il mio cuore, dandomi il benvenuto con il sole in un tiepido venerdì di fine novembre e sorprendendomi dalla mia uscita dalla stazione con una locomotiva a vapore, la storica 835.092.
Sulmona è. . . l’acquedotto medievale, costruito nel 1.256 e lungo complessivamente 100 metri, con 21 arcate ogivali in pietra concia, che aprono la vista su piazza Garibaldi e la montagna del Morrone.
Sulmona è. . . la Fontana del Vecchio,vicina all’ultimo pilone dell’acquedotto medievale. Detta anche fontana del Capitano, risalente al 1474.
Dalla faccia barbuta del vecchio fuoriesce acqua freschissima, potabile e gratis 😛 .
Percorrendo viale Ovidio, Sulmona è. . . il complesso della santissima Annunziata, considerato uno dei monumenti più degni di nota dell’Italia del Sud, risalente al 1300.
La parte visibile oggi non è più quella originale, poiché è andata distrutta a causa di un terremoto qualche secolo dopo.
Sulmona è. . . una passeggiata nel verde della villa comunale
fino ad arrivare alla cattedrale di san Panfilo, accanto allo stadio comunale
All’interno da vedere sicuramente è la cripta, la parte più antica della chiesa, dove c’è l’edicola di marmo che custodisce le spoglie di San Panfilo.
Ma soprattutto Sulmona è. . . la patria mondiale del confetto.
Ogni angolo racconta la sua storia, i suoi odori e il dolcissimo sapore, dal classico mandorla ai più raffinati e recenti gusti frutta.
Lo sapete che Sulmona custodisce vicino alla vecchia stazione Introdacqua un museo dedicato al confetto?
Si tratta del Museo Confetti Pelino, di cui potete leggere qui.