Tra la Sierra Morena e le pianure della Campiña sorge la città di Cordoba che trae le sue antiche origini dalla dominazione romana.
Nozioni storiche su Cordoba
Nel periodo romano fu la capitale della provincia iberica, continuando poi con la dominazione araba della quale fu la principale città. I primi, infatti, la fondarono nel 189 a.C, ma il suo massimo splendore lo raggiunse con il regno dei Mori con attività che erano invidiate in tutta Europa: la sua università con i filosofi, gli scienziati, i matematici e i medici era l’anima intellettuale di una città che poteva contare più di 500 bagni pubblici, quasi 1000 moschee e le strade illuminate.
Questo suo status venne mantenuto fino alla conquista di Ferdinando III perchè da quel momento la città cominciò un lento ma inesorabile declino: tutte le opere arabe, comprese quelle idrauliche, vennero abbandonate e tutte le moschee, tranne la Mezquita, furono convertite in Chiese o adibite ad altre funzioni.
Mezquita ed altri punti di interesse di Cordoba
La Mezquita, che significa moschea, è infatti il gioiello culturale della città ed è anche la moschea più grande d’Europa con i suoi 24.000 metri quadri, ma sono soprattutto i suoi interni ad essere un vero e proprio capolavoro della prospettiva: gli archi a ferro di cavallo tra le 824 colonne (con capitelli anche romani e visigoti) moltiplicano visivamente lo spazio rimandando al senso di infinito della fede islamica.
Proprio questo spettacolo architettonico consentì a Carlo V di ordinare il suo mantenimento, nonostante le forti pressioni del papato che invece ne volevano l’abbattimento. All’interno è custodito il Tesoro, con un ostensorio in oro e argento di oltre 100 chili, e la Cattedrale barocca che ha purtroppo compromesso tutta la naturale armonia della costruzione araba.
Vicino alla Mezquita c’è il Forte dei Re Cristiani, costruito nel 1328 l’indomani della cacciata dei mori che fu prima base generale per la riconquista di Granada, ultima città ad essere lasciata dagli arabi in Andalusia, poi sede dell’inquisizione ed infine prigione.
Poco distante dalla Mezquita vi è il Museo Archeologico con collezioni che partono dalla dominazione romana ed attraversano tutta la storia andalusa. A Cordoba c’è anche il Museo Taurino che illustra la storia della corrida e sotto il quale vi è il tipico Zoco, un mercatino artigianale dei ceramisti e degli argentieri.
Tra le più importanti cose da vedere a Cordoba c’è indubbiamente il Palacio de Viana. Questo sia per gli arredi di varia provenienza ma soprattutto per i dodici splendidi patii che sono al suo interno, ognuno dei quali è profumato con una specie aromatica diversa.
I patios sono un vero e proprio centro di aggregazione ma soprattutto sono la caratteristica simbolo della città, figlia della dominazione araba. Essi vengono mostrati nel loro splendore durante la “Fiesta de los patios” che si svolge per 15 giorni durante il mese di maggio.
Cos’è un patio?
I patii sono infatti i caratteristici cortili interni dei palazzi che raramente sono visibili dalla strada e che stavano scomparendo a causa della demolizione di molte case nel centro della città. Proprio per poter preservare questa spettacolare caratteristica e per premiare i cittadini per il loro impegno nella conservazione dei cortili, il comune di Cordoba consegna dei premi alla fine della “Fiesta de los Patios”.
La Fiesta de los Patios
Questa è una festa del tutto particolare in quanto è un concorso vero e proprio durante il quale ogni anno si votano i patii più belli della città nelle categorie “Architettura antica” e “Architettura moderna”. Coloro che partecipano consentono la visita gratuita dei loro cortili aprendoli al pubblico sia la mattina, dalle 11:00 alle 14:00 che il pomeriggio dalle 18:00 alle 22:00.
La Festa dei Cortili, per la sua particolarità, è stata dichiarata nel 2012 dall’UNESCO patrimonio dell’umanità come manifestazione culturale immateriale.
La maggior parte dei patii che partecipano al concorso, nonché quelli che vengono aperti pur non prendendo parte allo stesso, normalmente si trovano nelle zone centrali più caratteristiche di Cordoba come la Judería, Santa Marina-San Agustín, Alcázar Viejo, San Santiago-San Pedro, Regina Realejo o San Lorenzo.
La caratteristica principale, oggetto del concorso, è l’abbellimento che viene fatto dai proprietari del loro patio mediante la decorazione delle accecanti pareti bianche con vasi, che possono avere anche colori diversi tra loro, dove vengono messi diversi tipi di piante, dai garofani ai gelsomini dai gerani alla bougainville ed unite a varie erbe aromatiche che profumano in modo diverso ogni singolo cortile.
La bellezza della manifestazione che potete trovare spiegata in maniera più ampia sul sito ufficiale del turismo spagnolo, è proprio l’unicità di ogni patio che deve essere attentamente osservato con i suoi colori, i suoi odori e l’assonanza di questi con l’architettura del cortile stesso.
Durante la festa è possibile seguire dei veri e propri percorsi dove, oltre ai cortili, è possibile assistere a spettacoli di flamenco e assaggiare le famose Tapas, anche se la vera festa è all’interno dei cortili stessi.
I Patios, infatti, sono aperti dai proprietari, ma anche i vicini, essendo il cortile una sorta di salotto, sono protagonisti di questa festa e disponibili a soddisfare qualunque curiosità.
Proprio per la particolarità dell’evento, bisogna considerare che viene in effetti aperta a tutti una parte della propria abitazione, quindi è sempre raccomandato di avere il massimo rispetto per la generosità di coloro che consentono di ammirare queste vere e proprie opere d’arte non toccando le piante, cercando di disturbare il meno possibile, di non essere invadenti ne tantomeno egoisti nell’abusare delle foto e del tempo in quanto, essendo la maggior parte dei patios di piccole dimensioni, vi possono essere molte persone in attesa di entrare a visitarlo.